AUSTRIA-SERBIA 2-1
(10’ Wimmer, 13' Baumgartner (A), 35Pavlovic (S))
AUSTRIA (4-2-3-1): Pentz; Posch, Danso (72’ Querfeld), Wober (61’ Lienhart), Prass; Seiwald, Grillitsch (43’ Laimer); Schmid (62’ Weimann), Baumgartner (62’ Grull), Wimmer (78’ Entrup); Arnautovic (46’ Gregoritsch). CT: Rangnick
SERBIA (4-2-3-1): V. Milinkovic-Savic; Spajic (46’ Milenkovic), Gudelj (64’ Samardzic), Veljkovic, Pavlovic; Maksimovic (43’ Ilic), S. Milinkovic-Savic (75’ Lukic); Zivkovic, Tadic (46’ Mitrovic), Gacinovic (64’ Birmancevic); Vlahovic (75’ Jovic). CT: Stojkovic

Un match che rievoca rivalità storiche e culturali quello che è andato in scena all’Ernst Happel Stadion di Vienna tra Austria e Serbia. Entrambe le squadre parteciperanno agli Europei di Germania 2024 e i rispettivi commissari tecnici sono alla ricerca dell’assetto tattico più efficace e degli interpreti migliori. 

Per quanto concerne le formazioni, Ralf Rangnick deve rinunciare a due pedine chiave, Marcel Sabitzer e David Alaba, reduci dalla finale di Champions League a Wembley. Tra i pali gioca Pentz, visto l’infortunio al menisco occorso al portiere titolare Alexander Schlager nei primi di maggio. La sorpresa è nella linea difensiva a 4 dove sull’out di sinistra gioca Alexander Prass, giovane mezzala offensiva dello Sturm Graz. Il pacchetto difensivo è completato da Posch, Danso e Wober. A centrocampo la mediana è formata dalla coppia Seiwald-Grillitsch, mentre la batteria di trequartisti è formata da 3 giovani rapidi e molto tecnici: Schmid, Baumgartner e Wimmer. Unica punta, con la fascia di capitano, Marko Arnautovic.

In casa serba, Dragan Stojkovic, è costretto a fronteggiare la solita emergenza in difesa, essendo privo di terzini di ruolo all’altezza del palcoscenico internazionale. Solitamente propenso alla retroguardia a 3, l’allenatore serbo oggi opta per linea a 4, adattando quattro difensori centrali: Spajic, Gudelj, Veljkovic e Pavlovic. Tra i pali viene confermato Vanja Milinkovic-Savic, mentre in mediana ci sono i muscoli e la qualità del fratello Sergej insieme a Maksimovic. Sulla trequarti c’è la fantasia di Zivkovic, Tadic e Gacinovic a supporto dell’unica punta Dusan Vlahovic.
I padroni di casa partono forte e al 10’ sbloccano il match: Baumgartner con uno splendido filtrante serve il taglio di Wimmer che con il destro incrocia e batte Vanja Milinkovic-Savic. Primo gol in nazionale per l’ala che milita in Bundesliga con la maglia del Wolfsburg.
Passano 3 minuti e l’Austria raddoppia. Su una palla persa da Vlahovic, questa volta è Grillitsch a imbucare nel corridoio per Baumgartner: il trequartista austriaco con il piatto destro batte per la seconda volta l’incolpevole Milinkovic-Savic.
La Serbia, completamente tramortita dal doppio schiaffo degli austriaci, abbozza un tentativo di reazione creando una grossa occasione: al 15’ Sergej Milinkovic-Savic scappa sull’out di destra e mette un cross invitante per Vlahovic che fa il velo, a rimorchio sbuca Tadic che con il sinistro mette clamorosamente a lato dall’altezza del dischetto del rigore.
Al 35', la Serbia riesce ad accorciare le distanze. Sul cross dalla sinistra di Tadic, Spajic colpisce svetta più in alto di tutti e colpisce il palo. Sulla respinta del legno, Pavlovic si avventa sul pallone e, con un preciso colpo di testa, batte Pentz, portando il punteggio sul 2-1 e riaccendendo le speranze serbe.
Al 43’ dopo un duro scontro aereo sono costretti ad alzare bandiera bianca Grillitsch e Maksimovic, che vengono rispettivamente sostituiti da Laimer e Ilic.
All’intervallo, Stojkovic corre ai ripari e passa al 3-4-1-2 inserendo Milenkovic e Mitrovic, mentre Rangnick sostituisce Arnautovic con Gregoritsch.
Nel primo quarto d’ora della seconda frazione di gioco non ci sono occasioni e i due allenatori iniziano la prevedibile girandola di cambi: la Serbia cambia nuovamente modulo passando al 4-4-2 con gli inserimenti di Samardzic e Birmancevic, mentre l’Austria mantiene il 4-2-3-1 cambiando pelle sulla trequarti con gli innesti di Weimann e Grull.
Nonostante i cambi e la tanta qualità tecnica dal centrocampo in su, la Serbia non riesce a creare grossi pericoli all’Austria che si difende bene, gestisce e porta a casa il risultato.
Un’ottima iniezione di fiducia per Rangnick e gli austriaci in vista dell’ultima amichevole prima dell’inizio degli Europei contro la Svizzera. 
Si è dimostrato, invece, molto meno soddisfatto (e come biasimarlo) Stojkovic. Difatti, la Serbia nonostante le tante individualità in campo si è dimostrata ancora una volta poco efficace e parecchio indietro soprattutto dal punto di vista del gioco. 
Per i serbi la possibilità di riscatto sarà sabato alle 18:00 a Stoccolma contro la Svezia, nell’ultimo appuntamento prima dell’Europeo.
 

Top & Flop stagione 23/24
Sezione: NEWS / Data: Mer 05 giugno 2024 alle 08:30 / Fonte: Diego Cogoni
Autore: Redazione Tuttofantacalcio
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