Maurizio Sarri, tecnico della Lazio ha presentato il match contro la Juventus in programma domenica alle ore 20.45.
LE PROBABILI FORMAZIONI DI LAZIO-JUVENTUS

Sugli infortunati "Tavares non si è fatto male in allenamento, non si è mai allenato dopo la partita di domenica. Ha avvertito mercoledì questo problema al polpaccio, non dovrebbe essere nulla di particolare speriamo di recuperarlo a breve. Pellegrini ha fatto solo una piccola partecipazione all'allenamento di ieri, Provstgaard è un'opzione in certi casi, domenica in un momento in cui arrivavano tanti palloni nella nostra area e Marusic mi ha chiesto il cambio ho scelto di mettere un giocatore di maggiore impatto fisico".

Il problema degli infortuni "Gigot ha fatto un allenamento con noi, Marusic ha avuto un problema a una cicatrice, Patric è reduce da un'operazione, Rovella ha una problematica che c'era già un paio d'anni fa, Vecino è la stessa storia dell'anno scorso, Lazzari da quando lo conosco ha sempre 2-3 problemi all'anno, Pellegrini ha un infortunio traumatico, Zaccagni viene da un'operazione, Isaksen ha avuto una malattia. Dele-Bashiru è colpa nostra, era tornato in pessime condizione dalla nazionale e lo abbiamo rischiato. Si parla solo di Cancellieri e Castellanos, con quest'ultimo che si sentiva benissimo e dava ottime sensazioni. Cancellieri aveva qualche valore fuori regola, però i risultati delle analisi fatte giovedì sono arrivate lunedì. I valori che avevamo erano preoccupanti anche per Isaksen, ogni infortunio poi ha la sua storia".

Su Isaksen e Dia "A Salerno Dia ha fatto 17 gol giocando quasi sempre da prima punta. Abbiamo la coperta corta, Isaksen ha margini di crescita enorme dopo una malattia debilitante. Sta trovando continuità negli allenamenti e in partita tra nazionale e Bergamo, ha potenzialità. Non è un giocatore da un gol ogni dieci partite, può fare molto di più e lo aspettiamo".

Su Rovella "Non vedo la connessione tra gli altri infortuni e quello che ha Rovella. Le scelte mediche sono individuali, nessuno può costringere un ragazzo a curarsi come lui non vuole. Ha scelto la terapia conservativa, i tempi sono gli stessi ma il rischio è che poi non funzioni e i tempi di recupero si allungano con l'operazione. È la situazione più delicata, è un giocatore su cui facevamo forte affidamento, la fortuna è che Cataldi lo ha sostituito al meglio".

Sezione: Ultime dai campi / Data: Sab 25 ottobre 2025 alle 14:50
Autore: Gianni Rendina / Twitter: @rendina84
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