Kenan Yıldız (FM 7.81) è stato l’unico vero bagliore nella sconfitta per 2-1 della Juventus al Maradona. In una squadra spenta, fragile e povera di idee negli ultimi metri, il talento turco è sembrato l’unico in grado di poter cambiare davvero il corso della partita. Non a caso, la sua sostituzione ha fatto discutere: finché è rimasto in campo, la Juve era viva. Dopo il cambio e l’immediato 2-1 di Højlund, la gara si è praticamente spenta.

Dopo alcune settimane di appannamento, Yıldız sta tornando ai livelli di inizio stagione: brillante, creativo, concreto. La doppietta al Cagliari aveva già mostrato segnali di risveglio, il gol contro il Napoli lo conferma. L’azione è da attaccante vero: inserimento perfetto alle spalle della difesa sull’assist di McKennie, conclusione rasoterra incrociata che sorprende Vanja Milinković-Savić e vale il momentaneo pareggio bianconero.

In un reparto offensivo dove mancano idee, qualità e continuità, Yıldız resta l’unico con lo strappo, il coraggio e la tecnica necessari per rendersi davvero pericoloso. È lui, nonostante la giovane età, a prendersi la responsabilità del gioco offensivo, caricandosi la squadra sulle spalle.

Per la Juventus, oggi, Yıldız non è solo un titolare: è un faro. Un punto fermo in un mare di incertezze. Si può affermare senza dubbio che esistano due Juventus: una con Yıldız e una senza. E quella con il numero 10 in campo, semplicemente, è un’altra squadra.

Sezione: Approfondimenti di TFC / Data: Mar 09 dicembre 2025 alle 14:00 / Fonte: Mattia Bellè
Autore: Redazione Tuttofantacalcio / Twitter: @tuttofanta
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