OLYMPIAKOS-Fiorentina 1-0 dts (0-0)
(116’ El Kaabi (O))
FIORENTINA (4-2-3-1): Terracciano; Dodô, Milenkovic, Martínez Quarta, Biraghi (106’ Ranieri); Arthur Melo (74’ Duncan), Mandragora; Nico González (106’ Beltrán), Bonaventura (82’ Barak), Kouamé (82’ Ikoné); Belotti (59’ Nzola).
Primo storico trionfo europeo per una squadra greca, l’Olympiacos, che ad Atene alza al cielo la Conference League 2023/24. Per la Fiorentina, invece, è la seconda delusione consecutiva dopo quella di 12 mesi fa a Praga contro il West Ham. La squadra viola ha pagato a caro prezzo i numerosi errori tecnici e la mancanza di pericolosità in zona gol. Le distrazioni difensive, inoltre, come spesso è accaduto, hanno giocato un ruolo significativo condannando troppo spesso la Fiorentina a subire gol nei momenti cruciali della partita.
Per quanto concerne le formazioni, Vincenzo Italiano opta per un assetto di partenza leggermente più conservativo, con Arthur e Mandragora in mediana e Bonaventura a supporto del Gallo Belotti. Di conseguenza, un po’ a sorpresa, scivola in panchina Lucas Beltrán. Completano la batteria di trequartisti, l’inamovibile Nico González insieme a Kouamè. In difesa le fasce sono presidiate da Dodô e capitan Biraghi, mentre la coppia centrale è formata da Milenkovic e Martínez Quarta. Tra i pali c’è Terracciano.
I “padroni di casa”, guidati da José Luis Mendilibar, si schierano a specchio con la fantasia di Podence, Chiquinho e Fortounis ad ispirare il capocannoniere della competizione, Ayoub El Kaabi. Solo panchina, invece, per Stevan Jovetic il grande ex di questa partita.
Nell’atmosfera rovente e quasi interamente biancorossa dell’OPAP Arena di Atene, il fischietto portoghese Soares Dias dà inizio al match.
Al 4’ arriva la prima occasione del match, ed è di marca ellenica: Podence, con il suo marchio di fabbrica, si accentra e calcia pericolosamente con il destro dal limite dell’area ma Terracciano respinge in corner.
La risposta della Fiorentina non si fa attendere e un minuto più tardi, Nico González ubriaca di finte il connazionale Ortega e mette in mezzo un cross invitante per Kouamé che si coordina ma manca l’appuntamento con la conclusione. Il pallone sfila sul secondo palo e viene catturato da Belotti, che da buona posizione stoppa con il destro e calcia con il sinistro, peccando però di precisione.
Al 9’ urlo di gioia strozzato in gola per i tifosi della Viola. La squadra di Italiano batte corto un calcio d’angolo, Biraghi crossa in area con una traiettoria beffarda che sorprende il portiere Tzolakis e finisce in rete. Tuttavia, l’arbitro annulla il gol per un fuorigioco attivo di Milenkovic, che, tentando di correggere il pallone in rete, impatta nell’azione e mette fuori gioco il numero 1 greco.
Tra il 20’ e il 21’ Bonaventura ha due ottime occasioni: nella prima, tutto solo dal centro dell’area di rigore spreca calciando addosso a Tzolakis; nella seconda è bravo il portiere greco in uscita a respingere il tentativo di cucchiaio di Jack.
Al 25’, Podence, il più piccolo in campo, colpisce di testa sul primo palo dopo un calcio d’angolo, ma Terracciano è attento e para.
Negli ultimi venti minuti del primo tempo, il match è caratterizzato da un sostanziale equilibrio e da una notevole intensità, che portano alle ammonizioni di Podence e Martínez Quarta.
Al rientro dagli spogliatoi nessuna sorpresa, con Italiano e Mendilibar decisi a non apportare modifiche al proprio undici di partenza. Da segnalare alcuni tafferugli in una delle tribune dello stadio, con i giocatori viola preoccupati poiché presenti in quel settore i propri parenti. L’intervento della polizia e degli steward seda gli animi e si può riprendere a giocare.
Al 59’ Italiano rompe gli indugi e inserisce Nzola per un generosissimo ma mai pericoloso Belotti.
La prima occasione del secondo tempo è per la Fiorentina. Al 65’, Milenkovic spaventa i greci con un bel colpo di testa su calcio d’angolo battuto da Arthur, ma il serbo non riesce a indirizzare il pallone verso lo specchio della porta, e la palla termina sul fondo.
Al 69’ occasionissima per i viola: Nzola serve un passaggio perfetto per Dodô, che intelligentemente allarga per Kouamè. L’attaccante ivoriano mastica il destro da ottima posizione esaltando i riflessi di un attento Tzolakis.
Al 73’ inizia la finale del grande ex di giornata, Stevan Jovetic, che rileva un evanescente Fortounis.
A dieci dal novantesimo, grande occasione per l’Olympiacos. Il neoentrato André Horta pennella sulla testa di Iborra, lo spagnolo la spizza e la palla sfiora il palo alla destra di Terracciano.
Non succede più nulla e l’arbitro Soares Dias, dopo 7 minuti di recupero, fischia due volte e manda le squadre ai supplementari.
Al 96’ Jovetic mette paura ai tifosi viola con un destro a giro dal limite, che Terracciano disinnesca con uno splendido intervento in tuffo.
Al 106’ Italiano si gioca le ultime due carte a sua disposizione, con Ranieri che prende il posto di un esausto Biraghi e Beltrán per Nico. Mendilibar risponde con Masouras per Podence.
Quattro minuti dopo arriva la prima chance dei supplementari per i viola. Beltrán assiste Barak, il liscio del ceco diventa un velo per il taglio di Ikoné sul secondo palo: il francese calcia in maniera sporca con il sinistro e Tzolakis respinge.
Al 116’ l’episodio che decide la finale: cross dalla sinistra di Hezze per El Kaabi, il marocchino prende il tempo a Ranieri e di testa devia alle spalle dell’incolpevole Terracciano. Ci vogliono 4 lunghi minuti per ottenere il responso del VAR, che alla fine però conferma la regolarità della posizione del 9 biancorosso e il vantaggio dell’Olympiacos.
Nei 5 minuti di recupero assegnati da Soares Dias, la Fiorentina ha solo un’occasione con Ikoné che ci prova con un sinistro da distanza ravvicinata, ma il suo tentativo viene respinto da David Carmo.
Finisce così, una partita oggettivamente brutta che ha premiato l’intensità e il non gioco dei greci, che sono riusciti a spuntarla, manco a dirlo, con il gol del capocannoniere di questa Conference League. Per gli ellenici e il calcio greco è una serata epocale, mentre per la Fiorentina e Vincenzo Italiano la delusione e i rimpianti sono tanti.
Per l’ennesima volta i minuti finali sono cruciali, e, se lo scorso anno il gol della sconfitta arrivò a pochi minuti dai tempi supplementari, quest’anno è arrivato a pochi minuti dai tiri dal dischetto.
Autore: Redazione Tuttofantacalcio
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